Quanto sa di casa il profumo che sprigiona la buccia del mandarino sopra la stufa o i termosifoni?? 😍
Tra tutti gli agrumi che popolano il periodo autunno-inverno, oggi parleremo del mandarino!!
Il mandarino è uno dei tre agrumi naturali, insieme al pomelo e al cedro, da cui derivano tutti gli ibridi che si conoscono.
Questo piccolo frutto è originario della Cina, si raccoglie da un arbusto di circa due metri di altezza da ottobre a maggio, a seconda della varietà.
Dal punto di vista bromatologico 100 g di prodotto contengono 0,9 g di proteine, 0,3 g di lipidi e 17,6 g di carboidrati per un totale di 72 calorie. È fonte di potassio in grado di ridurre il rischio di calcoli renali frequenti e di perdita di tessuto osseo nella normale condizione di invecchiamento e vitamina C che lo rende un ottimo antiossidante e antinfluenzale.
Ne esistono diverse varietà ibride come il tangerino, tra mandarino e arancio, con la buccia arancione più acceso e una piccola protuberanza a livello del picciolo, la clementina, tra mandarino e arancio amaro, con la polpa più arancione, tondo e di solito senza semi.
Un altro frutto che viene in mente quando si parla di mandarino è quello cinese, ovvero il kumquat. È molto più piccolo e allungato, spesso è utilizzato come pianta ornamentale, ma i frutti sono commestibili, hanno un sapore dolce e una buccia così sottile da poter essere consumati senza sbucciarli. È coltivato in tutto il litorale tirrenico e può resistere fino a 5°C sotto lo zero.
Questi frutti vengono consumati così freschi, oppure per fare marmellate o canditi. Dalla buccia del mandarino viene estratto un olio essenziale che col suo aroma ha un effetto rilassante.
In Italia ci sono coltivazioni di mandarini soprattutto in Sicilia e Calabria. Una specie presidio Slow Food e certificato PAT (Prodotto agroalimentare tradizionale) è il mandarino tardivo di Ciaculli, dal nome della frazione di Palermo in cui è prodotto.
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